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Che cos'è l'Analisi Transazionale?
In terapia, utilizzo un approccio integrato focalizzato sull’Analisi Transazionale. “Approccio integrato” vuol dire che faccio ricorso a più teorie e metodologie che scelgo in base alla natura del problema, alla fase terapeutica in cui mi trovo, alla tipologia dell’utente.
L’Analisi Transazionale (A.T.) è una teoria della personalità e una psicoterapia. L’oggetto principale di questa teoria è desumibile proprio dal nome. L’AT si occupa delle “transazioni”, ovvero degli “scambi” che si verificano tra due persone che comunicano. Quindi, questa teoria si occupa dell’individuo visto nel suo essere in relazione con gli altri. L’AT è anche una teoria della comunicazione che, viene utilizzata oltre che nella terapia anche nei contesti educativi e nelle organizzazioni aziendali al fine di migliorare la comunicazione ed evitare scontri improduttivi. Questo vuol dire che per capire la persona che ho di fronte il punto di partenza è conoscere il modo in cui è e si manifesta con le altre persone, con quelle del passato, quelle fondamentali della sua vita, e con quelle del quotidiano.
Secondo l’AT vi sono tre Stati dell’Io principali, attraverso i quali l’individuo manifesta la propria personalità:
Genitore (G): lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono o pensano allo stesso modo delle proprie figure genitoriali (o come hanno interpretato che loro facessero). Ad esempio, una persona sotto stress può gridare contro un’altra persona perché ha imparato da un genitore che questo è il modo di fare per ottenere attenzione.
Adulto (A): lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono e pensano in base a ciò che sta avvenendo nel momento presente.
Bambino (B): lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono o pensano secondo le modalità che avevano da piccoli. Ad esempio, una persona che riceva un rimprovero può rattristarsi e ritirarsi proprio come faceva da piccolo quando veniva sgridato. Ma anche: una persona può rispondere ad una lode con un grande sorriso, proprio come faceva da bambino.
Per chi volesse approfondire gli aspetti teorici dell’AT, consiglio il manuale, chiaro e esauriente: “L'analisi transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani” di Ian Stewart e Vann Joines.
L’AT come approccio di psicoterapia.
Nella pratica della psicoterapia Analitico Transazionale, specie nelle prime sedute, si fa molta attenzione a individuare un chiaro obiettivo condiviso tra psicoterapeuta e paziente. Il paziente precisa chiaramente quali sono i cambiamenti che vuole fare e quanto è disposto a investire in termini di tempo, di denaro, di energie e di impegno quotidiano per effettuare tali cambiamenti.
Spetta al paziente, non al terapeuta, decidere cosa vuole dalla propria vita. Lo psicoterapeuta, al più, aiuta il paziente a definire un obiettivo realizzabile, specifico, osservabile e sicuro. Questo atteggiamento deriva dalla convinzione di base della filosofia AT che tutte le persone abbiano la capacità di pensare e che, di conseguenza, ciascuno sia responsabile per la propria vita. Se la persona è disponibile a usare le proprie energie per impegnarsi a cambiare, allora lo psicoterapeuta può aiutarla mettendole a disposizione il proprio bagaglio di capacità relazionali e di competenze professionali.
Lo psicoterapeuta stimola il paziente ad esaminare gli schemi tipici del suo comportamento, delle sue emozioni e dei suoi pensieri. Lo aiuta a individuare le proprie strategie infantili degli Stati dell’Io Bambino e Genitore e lo incoraggia ad individuare e a sperimentare delle opzioni più efficaci per lui come persona adulta. Quando lo Stato dell’Io Bambino del paziente comincia a sentirsi spaventato dei cambiamenti, lo psicoterapeuta lo sorregge e gli ricorda i motivi per cui sta cercando un cambiamento.
L’AT sia un approccio psicologico molto ricco. L’AT infatti è al tempo stesso:
Una teoria della personalità. L’AT, in base ai concetti di stati dell’Io (Genitore, Adulto, Bambino) aiuta a capire come le persone sono strutturate e funzionano.
Una teoria della comunicazione. L’AT descrive le diverse modalità che gli individui possono utilizzare per comunicare tra loro, costruttivamente o distruttivamente.
Una teoria della psicopatologia. L’AT spiega come le persone utilizzano “decisioni” e “copioni” distruttivi.
Una teoria dello sviluppo infantile. L’AT descrive come gli individui sviluppano le proprie credenze, le proprie emozioni tipiche e i propri comportamenti abituali strutturando un “copione” che tende a riproporsi per tutta la vita.
Un approccio di psicoterapia utilizzato per il trattamento di disturbi psicologici di ogni tipo, dai lievi disagi della vita quotidiano, ai disturbi psicotici. L’AT può essere utilizzato come approccio per la psicoterapia individuale, di coppia, di gruppo e familiare
In altre parole e in estrema sintesi, è un approccio teorico e pratico molto ampio che può aiutare a risolvere le problematiche che incorrono laddove vi siano da capire le persone e le relazioni tra di esse.
Analisi Transazionale: Immagine
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